martedì 1 dicembre 2009

Verso il Convegno... 7. Analizzare la frase con la grammatica valenziale

Ci sembra giunto il momento di proporre un percorso didattico di riflessione sulla lingua. Un articolo di Maria Pia Lo Duca, qui pubblicato, fa da sfondo, assieme ad altri importanti riferimenti teorici, al modello di descrizione della frase semplice e complessa che vi proponiamo. Essendo stato sperimentato a scuola e messo a punto in diversi anni d’insegnamento, il modello viene presentato in tutte le sue fasi, accompagnando il lettore quasi per mano nel passaggio dalla teoria alla pratica didattica, mediante la simulazione di momenti concreti in classe.
Sarebbero molto interessanti commenti e confronti con altre buone pratiche didattiche.

6 commenti:

Marinella ha detto...

Cara Donatella,
è da un po' che non intervengo in questo blog, ma ho continuato a seguire la pubblicazione dei vari materiali. Complimenti. State facendo un lavoro molto utile per noi insegnanti di italiano.
E complimenti a te per la chiarezza con cui hai presentanto il modello della grammatica valenziale.
Proverò a sperimentare con i miei alunni il percorso che proponi.
A presto

Anna Maria Curci ha detto...

Il contributo è un'autentica miniera di suggerimenti per la ricerca-azione in ottica plurilingue. Nella prassi didattica la grammatica valenziale si è rivelata una base particolarmente efficace per una riflessione sulla lingua che faccia proprie pratiche comparative. Questo non vale, ovviamente, solo nel mio caso - il punto di partenza è il tedesco - ma, come hanno dimostrato sperimentazioni avviate nell'ambito del piano Poseidon, può (aggiungo: dovrebbe) prendere le mosse dall'insegnamento di qualsiasi lingua nel curricolo. Aggiungo un ricordo a me particolarmente caro: la lettura di un testo pubblicato nella RDT dal Bibliographisches Institut di Lipsia: Wortarten und das Problem der Valenz in der deutschen Gegenwartssprache (1981) di M.D. Stepanowa e G. Helbig. A distanza di anni, l'attualità di questo testo è confermata dalle ipotesi chiare e dettagliate di intervento, illustrate dal contributo "Analizzare la frase con la grammatica valenziale".

Donatella Lovison ha detto...

@ Marinella. Grazie ancora per la tua partecipazione. Le sperimentazioni in classe sono l’unico modo per migliorare ogni proposta e quindi far registrare progressi nella didattica. Aspettiamo le tue critiche e le tue esperienze!
@ Anna Maria. In alcune classi virtuali del progetto Poseidon, infatti, la grammatica valenziale è stata presentata come un sistema potente per lavorare in maniera contrastiva tra (la preposizione è voluta) le lingue, comprese le lingue classiche. Sottolineo le lingue classiche perché Antonella Casciello è intervenuta a suo tempo in questo blog ponendo proprio il problema della riflessione grammaticale in questo campo. Sarebbe interessante raccogliere esperienze di riflessione trasversale alle lingue moderne e classiche condotte con la grammatica valenziale.
Grazie per il tuo competente intervento e per gli apprezzamenti verso la proposta di percorso.

antonella casciello ha detto...

Cara Donatella, ti ringrazio per l’attenzione e per la sensibilità dimostrata nei confronti delle lingue classiche, in cui l’aspetto grammaticale è fondamentale ma la RIFLESSIONE è vitale, se non si vuole continuare in una didattica che veramente rischia di perpetuare il concetto di “lingue morte”nella sua banalizzazione.
Le pratiche comparative, come tu giustamente ribadisci, costituiscono uno strumento prezioso
per l’efficacia dell’insegnamento/apprendimento e il modello offerto alla nostra riflessione ci fornisce sicuramente validi spunti per una didattica rinnovata e consapevole.
Inutile ripetere che il confronto con le esperienze di altri Colleghi, anche di lingue classiche, potrebbe essere un utile contributo al nostro Convegno.

Donatella Lovison ha detto...

Non posso che essere d’accordo, cara Antonella, ed augurarmi, come te, che ci possa essere un confronto sempre più ampio. Aggiungo che riflettere sulle lingue classiche con strategie meno tradizionali, ma che corrispondano a criteri di scientificità, potrebbe portare anche ad uno svecchiarmento della riflessione sulla lingua italiana.

Pinella depau ha detto...

Grazie per questo scambio ricco e partecipato sulla riflessione linguistica e il suo ruolo potente anche e, credo, soprattutto nelle lingue classiche. A proposito di approccio alle lingue classiche con la grammatica valenziale, mi piace segnalare il lavoro di Domitilla Calia,"Latino e oltre", Simone per la scuola editore, Napoli. La pubblicazione è del 2002, purtroppo non ci sono state ristampe e l'autrice - per gravi motivi familiari - non ha ripreso in mano il progetto. Il libro meriterebbe davvero una ristampa e una buona campagna di diffusione. Anche perché il lavoro si radica in anni e anni di sperimentazione didattica sul campo. Spero che Domitilla possa darci un suo contributo anche in questa sede.