sabato 24 ottobre 2009

Educazione linguistica e disturbi specifici dell'apprendimento

Come si legge nella Lettera aperta sull'Educazione Linguistica ed i Disturbi Specifici dell'Apprendimento «è necessaria una vasta opera di formazione iniziale e in servizio degli insegnanti; una formazione sia all’educazione linguistica sia sulle caratteristiche dei disturbi specifici di apprendimento e sui modi in cui è possibile favorirne il superamento nella normale attività didattica».
Che cosa ne pensate? E che cosa pensate della Lettera aperta?

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Al punto 3.3.2. della lettera si legge:"(...)la lettura di testi letterari è importante a tutte le età, ma non può essere l'impegno esclusivo o prioritario degli insegnamenti linguistici". Ne sono pienamente convinto. E continuano a farmi adirare non poco certi miei colleghi che scelgono "l'antologia" basandosi sulla presenza o meno di un'ampia trattazione del... romanzo storico!
E, a proposito dell'"antologia", ritengo che la tradizionale ripartizione tra grammatica, antologia e narrativa delle ore di italiano alle scuole medie sia, nella sua rigidità, fortemente deleteria: svolgere attività di discussione "documentata", oppure riflettere su certi meccanismi della testualità e proporre esempi, controesempi, esercitazioni su aspetti anche minimi della lettura e della scrittura, è considerato da molti insegnanti una perdita di tempo, perché "non si va avanti col programma", cioé non si legge una porzione sufficientemente ampia del libro. Ed ecco, quindi, che dalle medie vengonofuori questi alunni che non riescono a mettere insieme tre parole ma che in compenso... odiano la letteratura.

Marco

aquila rossa ha detto...

Aderisco al documento senza ulteriori aggiunte e commenti.
Pino Arpaia

Unknown ha detto...

il problema della gestione delle classi con ragazzi con problemi più o meno gravi di apprendimento, è legato alla gestione delle classi da parte del consiglio di classe. Nella mia esperienza se un insegnante vuol trovare soluzioni e per questo impegnare tempo e lavoro, altri non sono disponibili (grazie alle nuove politiche scolastiche, in un numero sempre maggiore) a rimettere in discussione il proprio fare scuola, di fronte a nuove abilità o nuove esigenze. I tagli hanno colpito profondamente anche l'aggiornamento che non può ancora essere organizzato per la mancanza dei fondi ministeriali per questo anno scolastico. E' necessario che tutti i docenti di tutte le discipline conoscano almeno le notizie principali sui DSA quindi auspico che la lettera (che ha raggiunto una stesura ottimale per completezza e leggibilità) venga diffusa a tappeto nelle scuole e si incoraggino i dirigenti a responsabilizzare i docenti di tutte le discipline. Noi docenti di italiano dal canto nostro continueremo a promuovere lo sviluppo delle abilità piuttosto che "il programma"!

mariateresa ha detto...

Vorrei prima di tutto esprimere gratitudine a quanti/quante hanno scritto la splendida lettera aperta, che dovrebbe essere letta in tutti i collegi dei docenti.
Quindi vorrei segnalare un’altra splendida iniziativa della SSIS di Cagliari che, nello spazio del tirocinio online per tutti gli indirizzi, ha pubblicato un interessante documento di Andrea Selis e Odette Orrù: “I disturbi specifici dell’apprendimento nella scuola secondaria”. Tale documento è confluito nel volume curato da Marialuisa Lussu (ultima direttrice della scuola di specializzazione) e da Stefano Meloni (coordinatore dei supervisori), Il supervisore di tirocinio nella formazione dell’insegnante. Dieci anni di attività della SSIS di Cagliari, edito nell’ottobre scorso da Cuec-University Press.
Maria Teresa

Anonimo ha detto...

Bellissime le lettere, si tutelare chi è in difficoltà, ok per gli insegnanti che non sanno più come fare...ma nessuno spiega come fare a colmare le carenze morfo sintattiche di una dislessica in quarta liceo, che puntaualmente prende 4 allo scritto di italiano!!! che si scontra con il proprio stesso handicap (così lo definisce) che puntualmente le viene sbattuto in faccia e le ricorda che lei ha delle cose sbagliate nella testa!!!!! vogliamo riformare o dare degli strumenti a questi ragazzi!!!! proponibili e percorribili....non solo per evitare il 4, ma accontentare una brava insegnante di italiano vuole anche dire : ok questa è la strada giusta...lo posso fare!!!

Anonimo ha detto...

Mia figlia,17 anni,terza liceo.Problemi soprattutto per l'apprendimento della lingua inglese;insegnante intransigente che non cerca di capire; 2 in pagella nonostante grandi sforzi e lezioni private.lei è convinta di essere (parole sue)"tonta". Settimana scorsa fa il test: dislessica,lievemente disgrafica e discalculica, compensata da un Q.I. superiore alla media e da anni di patimenti urla,
arrabiature, conati di vomito al mattino, malesseri vari precedenti le verifiche,stimoli e lezioni individualizzate private.Il mio dramma di madre...sono un'insegnante di scuola primaria, ho intuito solo ora!

Anonimo ha detto...

sito web Sweet, non mi ero imbattuto in un blog prima che nelle mie ricerche! Portare avanti il lavoro fantastico!

Anonimo ha detto...

Sono una mamma di un ragazzo di 13 anni. Ha sempre avuto problemi con la matematica e le lingue straniere. Ho fatto di tutto ma il problema persiste. Il prossimo anno fara' la prima superiore (ha scelto l'alberghiero, vuol fare il pasticcere)e l'idea che possa essere bocciato per queste materie mi preoccupa non poco. Mi chiedo: con una certificazione di discalculico potrei tutelarlo in modo adeguato? Ci sono leggi ministeriali in grado di garantire a chi ha questi problemi di vivere comunque nell'autostima o ogni cosa deve sempre danneggiarli? Grazie per chi mi rispondera'.

Maria ha detto...

La legge 170/2010 "riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento [...] che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana" e "persegue, per le persone con DSA, le seguenti finalità:
a) garantire il diritto all'istruzione;
b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità;
c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali;
d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti;
e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA;
f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi;
g) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione;
h) assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale"
Può scaricarne il testo dal sito del MIUR all'indirizzo http://www.istruzione.it/web/istruzione/dsa

Cristina ha detto...

io sono mamma di due figli con dsa. Con la grande, un casino. Ancora adesso che è maggiorenne, devo ricordarle spesso e volentieri che non è un'incapace. Il minore ha frequentato il 1° anno di agraria ed è stato bocciato. Insegnanti estremamenteintransigenti che dicono di "applicare la legge", come se avessero a che fare con dei soggetti strani, al di fuori del loro mondo. Non ne posso veramente più, sono stanca di lottare contro i mulini a vento!

Anonimo ha detto...

Possibile che ultimamante aumentano a vista d'occhio i ragazzi con DSA?